Titolo: Italia: Aggiornamenti sulla situazione del compagno anarchico detenuto Alfredo Cospito (24/07/2019)
Origine: via mail
i-a-italia-aggiornamenti-sulla-situazione-del-comp-1.jpg

Il compagno Alfredo Cospito aveva iniziato a sentirsi male 15 giorni fa, appena terminato lo sciopero della fame. Ha insistito subito per una TAC. In effetti, appena fatta la TAC lo hanno trasferito d’urgenza in ospedale, dove è stato operato. L’intervento è durato 5 ore perché hanno dovuto asportare la cistifellea, che era esplosa. Il tutto sempre perché da mesi i dottori dicevano che era necessario operarlo, ma il carcere ha sempre rimandato, cercando di risolvere il problema con delle pasticche, che in realtà non hanno risolto niente. Con lo sciopero della fame la situazione si era aggravata.
I familiari hanno saputo dell’intervento chirurgico e del trasferimento solo quattro giorni più tardi. Una settimana dopo l’operazione è stato ritrasferito in carcere. Al colloquio era apparso molto provato fisicamente, in sedia a rotelle e molto dimagrito.
Durante la degenza in ospedale era stato messo in una stanza con porta blindata, telecamere e almeno tre guardie, senza nulla, né libri né orologio, perdendo la cognizione del tempo che passava. Dopo tre giorni era riuscito a farsi portare qualche libro che aveva in sezione.

Tre giorni fa una chiamata dell’ avvocato ha informato che Alfredo era stato nuovamente trasferito in ospedale, in chirurgia intensiva.
Dopo la visita di eri in ospedale la situazione è questa: è partita un’infezione al pancreas dovuta ad una cisti rimasta vagante, che ha infettato il tutto. Ora la situazione è stabile e sta migliorando. Alfredo sta bene moralmente.
Questa volta il primario ha specificato che non lo dimetterà fino a quando sarà sicuro che è completamente guarito.
E’ chiaro che il rientro in carcere dopo l’intervento e stato accelerato perché considerato elemento molto pericoloso, ed erano in paranoia per una sua eventuale fuga. Perciò i medici hanno subito pressioni e l’hanno dimesso prima del tempo.
Ora ha qualche libro, ma stiamo cercando di rompere le balle per fare in modo che gli arrivi in ospedale almeno la posta e il cambio, visto che sono giorni che si lava la roba da solo, tenendo da una parte la flebo e dall’altra il sapone.

A presto ulteriori aggiornamenti.