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Berlino [Germania]: Incendiati due ripetitori (02/08/2019)
I dominatori hanno il potere di dividerci, di interrompere le nostre comunicazioni, di isolarci e di bloccarci. Un esercito di sbirri, p.m. e giudici sono sempre pronti a sottrarci la nostra libertà. Questo è successo recentemente ad Amburgo, quando tre compagni sono stati portati in questura dopo una notturna operazione di sorveglianza della polizia, e due di loro si trovano detenuti da allora.
Ma cos’è questa libertà che noi possediamo? In un mondo dove i dispositivi tecnologici sono con noi per tutto il giorno. Facebook, Instagram e una miriade di altre app per gli smartphone ci danno l’illusione che un invio continuo rappresenti il prerequisito della partecipazione sociale. Dove ogni emozione, messaggio e azione diventano merce da sfruttare. Dove gli algoritmi e l’intelligenza artificiale determinano i nostri bisogni, mentre i click e i like definiscono le nostre personalità.
Non siamo tutti diventati come dei prigionieri, condannati a prendere il nostro posto nella rete tecnologica che si stringe attorno a noi?
Mentre potrebbero essere i muri che ci separano dalle persone in carcere, sono i ripetitori, cavi di fibra ottica, chip e sensori che ci impediscono di realmente interagire tra di noi. Perciò, dovremmo fare tutto il possibile per distruggere queste prigioni tecnologiche.
Un piccolo contributo a questo, il 2 agosto abbiamo incendiato due ripetitori in Buschkrugallee a Neukölln [quartiere di Berlino, ndt] utilizzando dispositivi incendiari. Con questa azione abbiamo interrotto le loro comunicazioni e sabotato il flusso di merci e di dati che mantengono il capitalismo attivo, e rende possibile la loro follia tecnologica.
I nostri cuori infiammati sono con i 3 Della Panchina, e Loïc ad Amburgo, come anche con gli anarchici della Svizzera, in carcere o in fuga a causa di un ripetitore bruciato. Non siete soli!
Fuoco e fiamme alla società carceraria!
Libertà per tutti i prigionieri!



Hannover: Attacco alla polizia (01/08/2019)
Nella notte di 1° agosto 2019 abbiamo spaccato i vetri della stazione di polizia nel quartiere di Varenheide, nel viale Kugelfangtrift. Ci sono innumerevoli motivi per attaccare gli sbirri. Ci pareva chiaro nuovamente con l’arresto dei nostri compagni della Panchina, ecco perché siamo passati all’azione quella sera.
Seconda la stampa, i compagni della Panchina sono accusati di aver pianificato un incendio per l’anniversario dei disordini del G20. Siano essi “colpevoli” o meno: non ci interessa.
Magari il nostro attacco è solo un piccolo gesto, ma fa parte di una serie di attacchi contro gli sbirri (e non solo) in Germania, in questi ultimi mesi. Ognuno di questi piccoli gesti ci fa sentire che non siamo impotenti davanti all’autorità, il dominio e la repressione.
Con la rabbia nel petto, a mente lucida, con guance e i cuori infiammati, ci riuniamo e ci associamo sempre e ancora contro l’ordine dominante e coloro che lo proteggono!
Voi togliete i nostri compagni dalle strade o dalle panchine pubbliche, noi rispondiamo!
Solidarietà con tutti quelli colpiti dalla violenza e dalla repressione degli sbirri.
Un abbraccio di forza e di libertà per i tre della Panchina!
Per la rivolta!


Lipsia: Incendiati veicoli della Telekom

Il fuoco nei nostri cuori continua ad ardere – e nella Telekom pure – solidarietà con i 3 della Panchina

31/07/2019: La notte scorsa abbiamo incendiato due veicoli della Telekom. La nostra motivazione è stato l’arresto dei tre nostri compagni, e la detenzione di due di loro. Nuovamente i protettori dello Stato hanno portato via amici dalle nostre file, e questo ci fa arrabbiare. Ma, per i compagni e per noi la lotta continua. Dai momenti di repressione possiamo anche uscirne più forti se facciamo passi giusti assieme. Quindi, vediamo il nostro contributo come un passo avanti nella strategia d’attacco contro la repressione, e speriamo di dar forza ai nostri compagni dentro e fuori dal carcere. Però, questo messaggio di solidarietà ardente non è solo per loro. E’ anche per tutti i prigionieri di guerra sociale. La contro-insurrezione non ci fermerà!

Da un’altra parte i compagni avevano già spiegato le macchinazioni della Telekom contro i repressi, dopo il sabotaggio di 6 veicoli della Deutsche Telekom, del parco macchine della Deutsche Bahn e di un ripetitore della Vodafone, in giugno 2018:

“La Telekom è la prima impresa delle telecomunicazioni d’Europa e gestisce delle reti tecniche per la telefonia, la telefonia mobile, il trasferimento dati ed i servizi online. Oltre che in Germania, l’impresa ha delle filiali in quattordici altri Stati europei oppure partecipazioni agli operatori di telefonia mobile e fissa. Con T-Systems, la filiale operativa a livello internazionale, il gruppo è una delle prime aziende di servizio per la tecnologia informatica e di comunicazione rivolta ai clienti della grande industria, del settore finanziario, del settore energetico e dell’amministrazione pubblica e della sicurezza.
T-Systems offre tecnologie d’informazione e soluzioni a 360° alla polizia, ai militari e alle altre autorità di sicurezza. Sotto il titolo “PLX”, Telekom sviluppa tra l’altro un sistema d’informazione e di ricerca per gli sbirri dove sono integrati tutti i processi rilevanti di segnalazione, come i rilievi di impronte digitali, i dati di carcerazione, i precedenti ecc. Così dovrebbero essere sostenuti tutti i processi, dall’elaborazione iniziale dei casi fino alla loro consegna nelle mani della giustizia.
Come aggiunta, T-Systems offre la tecnica per la “radiomobile interattiva”. Un posto di lavoro sbirresco mobile con computer multifunzionali nella vettura che permette la totale integrazione dell’infrastruttura e comunicazione già esistente della polizia. Questi link dovrebbero accorciare i tempi di reazione e d’intervento e, con le registrazioni video, facilitare nel contempo una documentazione probatoria.”

Fuoco alle carceri, agli speculatori e alle autorità repressive!
Libertà per tutti i prigionieri!

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