Titolo: Galizia [Spagna]: I valore del vetro
Origine: via mail
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Alcuni poveri vetri sono andati in frantumi. Pare che abbiano sofferto molto, a giudicare dall’orrore suscitato tra politici benpensanti e cittadini rispettabili. Devono aver passato veramente un brutto momento quando dei spietati delinquenti hanno deciso di colpirli brutalmente, avvolti nel buio della notte. Non come gli occupanti ai quali hanno aperto la testa a manganellate, questo è molto più normale e non è spietato. Tutti sanno che le manganellate ai punkabbestia sono uno dei gesti più rispettabili in uno Stato di diritto... ma i poveri vetri, loro sì che hanno dovuto sopportare sofferenze inenarrabili nel loro doloroso martirio. E tutti sanno anche che il nostro sistema democratico si basa molto di più su vetrine che su teste spaccate della marmaglia dissidente.

Perché rompere i vetri è un atto di violenza, mentre sgomberare i Centri Sociali a colpi di manganello e gas OC è un esempio di impegno filantropico cittadinista. Forse gli occupanti avrebbero dovuto porgere l’altra guancia... così che entrambe le guance sarebbero state compensate con altri nove punti di sutura.

Ma prendersela con i vetri! Che orribile sfrontatezza! Anche se non avessero “caricato” contro Rocío Fraga, ferendola, gassandola e aprendole la testa, la risposta sarebbe stata molto più proporzionata... anche se forse la testa aperta di un politico non vale come quindi punkabbestia presi a manganellate. E’ un guaio questa aritmetica benpensante di educazione alla cittadinanza.

Perché quando gli immigrati affogano nello stretto non è violenza, come non lo è quando muiono fuggendo davanti alla polizia “di cambiamento”. Essere sfrattati dalla propria casa dopo essere stati raggirati da una banca salvata dallo Stato neanche è violenza. Non lo è neanche non poter nutrire i propri figli per mancanza di lavoro, il cui diritto ti garantisce la costituzione. Distruggere con sangue e manganelli gli spazi libertari, gestiti in modo libero, orizzontale e partecipativo evidentemente non è violenza, ma politica di cambiamento. A quanto pare, la violenza è rompere alcuni vetri in risposta disperata alla monolitica e oppressiva violenza di Stato.

Serriamo i ranghi contro la violenza e le onorevoli demos-crazie!

C.R.


ContraMadriz

A irmandade da costa