Cile: E’ uscito il numero 28 del bollettino anarchico “La Bomba”
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Le azioni in territorio cileno non cessano. I ribelli antiautoritari continuano a innalzare con fermezza l’azione come una proposta reale che si manifesta nell’attacco qui ed ora contro un intero tessuto sociale che viene amministrato dai tentacoli dello Stato (e per lo Stato), cercando di danneggiare a ciò che essi credono essere giustamente un bersaglio. Molte di queste azioni di tanto in tanto hanno un “piccolo” spazio nelle notizie della stampa mercenaria, quelle che rompono “per bene o per male” la vita quotidiana, raggiungendo le orecchie degli affini, dei cittadini e del nemico.
L’azione vandalica, incappucciata, incendiaria, esplosiva, armata, ecc. è tradotta concretamente da anonimi in una prassi anarchica sovversiva – con le sue molteplici varianti – che abbiamo documentato con il passare degli anni, dove le posizioni si riflettono attraverso la rivendicazione pubblica. Soprattutto dopo un attacco, i compagni lasciano qualche tipo di messaggio e/o usano le piattaforme Internet per diffondere le loro idee.
In questo nuovo numero continuiamo analizzando come le idee/prassi femministe e anti-patriarcali vengono sviluppate, gli incappucciati e i blocchi stradali sono anche loro parte di questo notevole radicalizzazione che si riflette fortemente nelle scuole superiori e nelle università, così come nelle massicce manifestazioni pubbliche nelle strade.
Purtroppo, anche gli spettri nazionalisti sono riusciti a irrompere e a prendere forza, realizzando una contro-propaganda in una marcia femminista a favore della libertà di abortire. I bastardxs sono stati in grado di guadagnare forza e aderenti alle loro posizioni fanatiche, conservatrici e razziste (tra le altre), nascondendosi sotto un manto di cittadinismo per non avere problemi. Questo aumento di adesione alle loro idee è avvenuto con altre organizzazioni pubbliche che non hanno nascosto la loro affinità con il fascismo, per esempio il Fronte di Ordine Nazionale (FON), che ha finito per “dissolversi” prima degli “attacchi” dell’opinione pubblica dopo il “messaggio” effettuato dal MOVILH un paio di anni fa. Anche così, tutto continua e le risposte antifasciste contro questi settori non si sono fatte attendere…..
D’altra parte vediamo lo trasbordare senza precedenti che i più giovani stanno realizzando da un paio d’anni ormai. Con una marcata posizione anarchica/antisociale/insurrezionale, la lotta di strada ha assunto una forza tale che lo Stato ha iniziato ad adottare misure (nuove leggi), cercando così di fermare la violenza che si sta moltiplicando sempre più nelle scuole superiori di Santiago. I blocchi stradali sono innumerevoli, i vermi della polizia in un comunicato stampa hanno detto che finora quest’anno sono state lanciate più di 500 Molotov contro loro. D’altra parte, ci sono stati anche compagni, giovani e adulti che si sono alimentati quotidianamente nelle idee e nella pratica stessa.
Né i rettori né i delegati, per non parlare della stampa calunniatrice, capiscono che questi giovani non sono interessati all’istruzione, che non vogliono chiedere nulla al governo, che non sono interessati ad un dialogo. Possono fare i comunicati stampa che vogliono, in TV e sui giornali, inventare organigrammi, scrivere che i ragazzi sono gestiti da capi o adulti (non capiscono niente…). La violenza politica esercitata dai giovani incappucciati è molto chiara, loro trasmettono il messaggio al momento dell’azione, se il cittadino non riesce a capire è perché si fa annebbiare dalla legge e ordine in questo modo, vi consigliamo di approfondire la storia della resistenza in Cile, che ha una vasta esperienza. D’altra parte lo Stato è un’altra questione, immaginiamo che preferiscano la diffamazione e la “condanna” piuttosto che dire la verità. Tattiche di intelligence sempre utili per sminuire la sovversione.
Concludiamo questo editoriale chiarendo che la nostra idea di pubblicare questo foglio tre volte all’anno è già una leggenda. “Esce quando vuole.” Avremo delle “sorprese” per i numeri futuri. Rimaniamo fermi nel nostro lavoro di diffusione delle idee e delle azioni degli individui e dei gruppi nel nostro territorio, la prassi anarchica sovversiva non si spegne, si estende nonostante la repressione, la frammentazione e molti altri fatti spiacevoli della lotta, ma questo il soggetto politico revolutionix lo deve capire, non esserne scoraggiato. E‘ tempo di continuare a contribuire/costruire, come crediamo corretto, tutto va avanti.
Approfittiamo dell’occasione per mandare un caloroso saluto e un bacio ad ogni compagno prigioniero. Forza eterna fratelli siamo con voi.
Redattori del bollettino “La Bomba”.
Agosto 2018, Cile.
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