Atene [Grecia]: Lo Stato greco ha iniziato gli sgomberi di edifici occupati da anarchici e persone migranti nel quartiere di Exarcheia
Il primo grande attacco repressivo contro Exarcheia da parte del partito di destra Nea Dimokratia [“Nuova democrazia”] è iniziato la mattina del 26 agosto 2019, quando la polizia ha arrestato 143 persone in quattro diverse occupazioni di anarchici e rifugiati. I due testi che seguono sono tratti da un sito internet di lingua tedesca e da Devrimci Anarşist Faaliyet (“Azione Anarchica Rivoluzionaria”), un gruppo che ha sede in Turchia.
È iniziato l’attacco – Primi sgomberi delle occupazioni ad Exarcheia
La prima ondata di attacchi contro la vita in autonomia ad Exarcheia fa parte di un enorme piano per trasformare l’area nella Montmartre di Atene… Una operazione che dovrebbe durare cinque anni. Alla fine del tunnel vi è la riuscita costruzione della stazione della metropolitana in Exarcheia. Le stazioni intermedie lungo la strada verso tale obiettivo sono lo sgombero degli edifici occupati, l’espulsione dei rifugiati e l’applicazione del pieno controllo della polizia nel quartiere. Per sostenere le azioni delle forze dell’ordine è stata formata una forza di intervento da varie parti dell’amministrazione cittadina, dalla pulizia all’ambiente alle infrastrutture della città. I graffiti devono essere rimossi, installate lanterne intelligenti e organizzato lo smantellamento dell’”Anarchia in Exarcheia”.
I progetti interessati dagli sgomberi sono via Trikoupi 17, Transito, Rosa de Foc e GARE. In particolare, 143 persone provenienti da due edifici in via Trikoupi 17 sono stati arrestati e portati al dipartimento rifugiati dell’Attica per verificare se hanno un permesso di soggiorno legale per vivere in Grecia. Dei 143, 57 sono uomini, 51 sono donne e 35 sono bambini provenienti da Iran, Iraq, Afghanistan, Eritrea e Turchia. Dalla prima dichiarazione degli occupanti sgomberati: “Lo Stato fascista ci ha sfrattati oggi alle 06.00 e ci stanno portando alla stazione di polizia di Petrou Rali. Ci hanno trascinato fuori da casa nostra. Hanno gettato le nostre cose fuori dall’edificio e hanno bloccato gli ingressi e le finestre. Stanno cercando di seppellirci, ma non si rendono conto che siamo semi”.
Da un altro edificio in via Kallidromiou (si tratta dello spazio anarchico GARE), tre persone presenti sono state prese in custodia e portate al GADA (quartier generale della polizia di Atene). Il quarto edificio, in via Fotila, era vuoto al momento dello sgombero.
L’operazione è stata effettuata da MAT (polizia antisommossa), OPKE (unità di identificazione e prove speciali) e DIAS (unità motociclistica), tra gli altri…
Questa prima offensiva, che ora è completa, colpisce la parte nord-occidentale di Exarcheia, con la sola eccezione dell’occupazione di Notara 26. È considerato un simbolo del movimento di occupazione dei rifugiati ed è ben protetto dagli occupanti e dagli anarchici. Anche lo squat anarchico VOX, che secondo i media è il quartier generale del gruppo rivoluzionario “Rouvikonas”, è stato risparmiato per il momento. L’offensiva era chiaramente diretta contro le occupazioni meno sorvegliate. Un semplice primo compito. Un primo annuncio. Un assaggio di sangue. E i grandi successi devono ancora arrivare. Parallelamente all’operazione, Mitsotakis [Kyriakos Mitsotakis, nato nel 1968, presidente del partito politico Nea Dimokratia e attuale primo ministro della Grecia] ha annunciato al parlamento greco la revoca dei controlli sul capitale che hanno afflitto la Grecia dal 2015. Il governo ipocrita, che ricorda un ritratto del passato, affronterà diversi fronti, per celebrare la revoca dei controlli sul capitale, così apparentemente distribuiranno dei soldi ai piccoli imprenditori e quindi presumibilmente miglioreranno la vita, conseguentemente metteranno in moto la distruzione sociale.
Ma la resistenza agli sgomberi non tarderà ad arrivare. La grande manifestazione prevista per metà settembre dovrà probabilmente essere anticipata. Finora, molte persone di Exarcheia chiedono la partecipazione all’incontro di questa sera alle 18.00 a Notara 26, al fine di decidere collettivamente il proseguo d’azione per i prossimi giorni. Si raccomanda inoltre che le persone si attivino anche a livello internazionale e che si preparino per essere in grado di rispondere adeguatamente alla prossima ondata dell’offensiva repressiva. L’autunno sta arrivando e sarà lungo. Prepariamoci a ciò.
Exarcheia – Il quartiere della resistenza e della solidarietà
Lo Stato greco assassino continua i suoi attacchi contro gli anarchici e gli oppressi. Il governo, che in precedenza ha compiuto il primo passo nell’attacco agli anarchici rilasciando il poliziotto assassino di Alexis, oggi tramite i suoi bracci ha attaccato le case occupate in Exarcheia. Exarcehia è il quartiere della resistenza, costruito dagli anarchici ad Atene. Il leader del partito politico Nea Dimokratia Kyriakos Mitsotakis, eletto a seguito delle elezioni generali greche, sta minacciando gli anarchici e ha chiarito che avrebbero lavorato per rendere Exarcheia pulita dagli anarchici, facendo diventare il luogo un quartiere di Stato e capitalismo.
Intorno alle 06:00 di questa mattina, 4 delle case di occupazione in Exarcheia dove vivevano migliaia di anarchici e immigrati sono state evacuate dalla polizia. Centinaia di anarchici e immigrati sono stati arrestati e inviati nei campi di concentramento dopo questo attacco alle aree di solidarietà e resistenza degli anarchici e delle persone oppresse. In Exarcheia, quando lo stato attacca, la cultura della ribellione e della solidarietà continua ad aumentare; mentre gli spazi abitativi delle persone oppresse vengono distrutti dallo stato e dalle sue forze dell’ordine; In quanto Azione Anarchica Rivoluzionaria, salutiamo la lotta e la resistenza dei nostri compagni nel vicinato dove l’autorganizzazione e le attività politiche delle persone oppresse sono concentrate in Grecia. È la solidarietà e la resistenza delle persone oppresse che faranno arretrare i fascisti e li faranno perdere.
Intorno alle 06.00 di questa mattina, quattro delle case di occupate ad Exarcheia dove vivevano migliaia di anarchici e migranti sono state sgomberate dalla polizia. Centinaia di anarchici e immigrati sono stati arrestati e inviati nei campi di concentramento dopo questo attacco agli spazi di solidarietà e resistenza degli anarchici e delle persone oppresse. In Exarcheia, quando lo Stato attacca, la cultura della ribellione e della solidarietà continuano ad aumentare; mentre gli spazi abitativi delle persone oppresse vengono distrutti dallo Stato e dalle sue forze dell’ordine, in quanto Azione Anarchica Rivoluzionaria, salutiamo la lotta e la resistenza dei nostri compagni del quartiere dove sono concentrate l’auto-organizzazione e le attività politiche delle persone oppresse in Grecia. Sono la solidarietà e la resistenza delle persone oppresse che faranno arretrare i fascisti e li faranno perdere.
Lunga vita all’anarchismo! Lunga vita alla rivoluzione!