Rennes [Francia]: Bling bling al parco delle Prairies Saint Martin (29/01/2018) [it]

Azione di sabotaggio contro il progetto di “parco naturale ed urbano” delle Pariries Saint Martin a Rennes.

Ben incazzati contro i loro progetti urbani che ci sgomberano e vogliono farci andare via dalla loro città, nella notte fra il 28 e il 29 gennaio abbiamo lasciato esprimersi la nostra rabbia contro politici, promotori immobiliari e urbanisti. Di questi tempi, delle pubblicità inondano Rennes per vendere gli ultimi lotti del progetto per borghesi “Abitare nelle Prairies”, ciò ci ha spinti ad agire contro questo progetto di parco-museo, con il quale il Comune ha distrutto tutto, cerca di cacciar via gli abitanti per finire di installare un bel “parco naturale ed urbano”. Ma sappiamo quello che si nasconde dietro tutto quella vernice ecologista.

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Messico: Propagación Anárquica – Nuovo progetto di diffusione anarchica [it]

propagacionanarquica.noblogs.org

Propagación anárquica” è uno strumento di contro-informazione che cerca di focalizzarsi su differenti lotte e resistenze anarchiche – o là dove è presente una partecipazione anarchica e/o di ribelli affini – che sono in rottura con lo Stato e i suoi meccanismi di mediazione, cooptazione, pacificazione e di recupero sul territorio dominato dallo Stato messicano (essenzialmente), poiché notiamo una necessità di generare analisi, pratiche e critiche in base alla realtà attuale, che collegano i sovversivi della regione, impegnati in pratiche e progetti concreti, ma in cerca anche di legami internazionali, siccome il domino è globale anche la lotta anti-autoritaria e la solidarietà devono essere tali.

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Repubblica Ceca: Fino a quando ancora la polizia e lo Stato sfrutteranno i detenuti? [it]

Se qualcuno viene forzato a lavorare per qualcun’altro sotto la minaccia di violenza, si tratta di qualcosa che solitamente chiamiamo schiavitù o sfruttamento. Però, se la polizia ceca e i tribunali fanno uso di questa pratica, la chiamano in un altro modo: preparare i condannati per i loro lavori e aiutare lo Stato. Non ha senso discutere su parole appropriate, quando è chiaro che le istituzioni statali stanno commettendo crimine organizzato contro i detenuti. Ha senso però fermare questi crimini.

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Czech Republic: How long will last the exploitation of prisoners by the police and courts? [en]

If there’s somebody forced to work for somebody else under the threat of violence, it’s something that we usually call enslavement or exploitation. However, if Czech police and courts use this practice, they call it differently: preparation of the convicted for their jobs and helping the state. There’s no point in arguing about appropriate words, where it’s obvious that the state institutions are committing organized crime on the prisoners. The point is to make these crimes stop.

To make clear what crimes I’m talking about, I’ll first give the word to the officials of Všehrdy prison. On the prison website they write: ”With the end of the year approaching, we would like to inform our fellow citizens about the fact, that the prisoners from Všehrdy prison have participated in recovery of the property of different state and municipal institutions in our region during the whole year completely free of charge, in the form of the so-called extramural working activities. …(…)… They, for example, painted the administrative building of shooting range for the Police of Czech Republic, fixed the terrain around the shooting range, removed the invasive trees, repaired and built new target equipment and pruned trees around the driveway. They facilitated moving of the police school and moving and assembling the furniture for the Police of Teplice. And, like in the last year, they painted the area of the District court in Chomutov and moved the furniture.”

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Carcere di Colonia [Germania]: Lettera dell’anarchica Lisa per le giornate anti-carcerarie di Berlino (10/2017) [it]

(Lettera della compagna incarcerata a Colonia per la rapina di una banca ad Aquisgrana, come contributo alle discussioni anti-carcerarie tenutesi a Berlino da 6 a 8 ottobre 2017)

Non esiste sicuramente alcun altro luogo come il carcere dove l’ingiustizia, lo sfruttamento e l’oppressione sono così accentuati. Anche se vien detto che certe cose nelle carceri sono apparentemente migliorate o rese più flessibili in confronto al decennio precedente, questo non si avverte assolutamente nel regime di detenzione classica. Spesso le condizioni nelle numerosi prigioni sono addirittura ben peggiori rispetto a dieci anni fa, ad esempio. Di solito c’è solo un’ora di aria al giorno, con un po’ o anche nulla di lavoro, possibilità incredibilmente limitate di comunicare con il mondo esteriore (soprattutto in custodia cautelare), un’assistenza medica disastrosa, una negligenza verso i detenuti che soffrono di malattie psichiche e mentali, enormi difficoltà per gli stranieri, per le persone che non parlano tedesco o che sono analfabete, cioè la maggior parte di persone detenute. Inoltre, non ci sono praticamente possibilità di apprendimento, di formazione continua o di attività, e sempre più sbarre e “misure di sicurezza”.

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Francia: Bruciato veicolo del corpo diplomatico (22/01/2018) [it]

Lunedì sera, passeggiando tra i quartieri dei ricchi, cercavamo un modo per rovinare il loro sonno.

Non vogliamo saggiamente attendere un’ipotetica rivoluzione che verrà non si sa bene quando e non si sa bene come, come se dovesse piovere dal cielo. Una rivoluzione che probabilmente non arriverà se ci limitiamo ad attenderla saggiamente. Abbiamo pensato di reagire adesso, di distruggere un po’ di ciò che piano piano distrugge le nostre vite, limita i nostri desideri.

Immersi in questi pensieri, ci siamo imbattuti in una grossa BMW di un corpo diplomatico, all’inizio di via Cardinet.

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Cile: L’anarchica Tamara Sol trasferita nella sezione di Massima Sicurezza di Santiago (25/01/2017) [it]

Il 25 gennaio 2018 la compagna Tamara Sol è stata nuovamente trasferita, questa volta dal carcere di Rancagua alla Sezione di Massima Sicurezza a Santiago, il motivo dei trasferimenti è dovuto al tentativo di fuga dal carcere di Valparaiso.

La sezione di massima sicurezza si trova all’interno dell’Unità Speciale di Alta Sicurezza, una sezione di punizione all’interno di un carcere maschile, con un severo regime disciplinare. Questa sezione è stata inaugurata per le donne con l’incarceramento di Marcela Mardones, legata al FPMR [Fronte Patriotico Manuel Rodriguez, ndt.] e all’omicidio di Jaime Guzmán, nel giugno 2017 [politico cileno legato a Pinochet, ndt].

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Qualche riflessione sulla solidarietà [it]

Kairos, journal anarchiste, n. 2 – gennaio 2018

Come comportarsi di fronte alla repressione statale? Combatterla, diranno tutti gli animi in rivolta. Sì, ma appunto, qual è la differenza fra lottare contro questo mondo nel suo complesso, e quindi anche contro la prigione, ed esprimere solidarietà verso alcune persone precise, colpite dalla repressione statale (sapendo che questo secondo approccio, quello della solidarietà, non può essere separato dalla lotta complessiva contro questo mondo)?

Anche se desidero farla finita con la Giustizia, le prigioni ed ogni tipo di privazione della libertà, quindi desideri la libertà per tutte le persone incarcerate, io non sono solidale che di un’infima parte di queste. Sarei in effetti solidale con le persone che lasciano trascorrere il tempo, rassegnate, piegando la schiena di fronte al sistema penitenziario, oppure si adattano al meno peggio, cercando di ottenere qualche piccolo beneficio? Con le persone di merda, che si possono trovare in galera (esattamente come fuori)? Non idealizziamo i/le detenuti/e, in quanto vittime di una Giustizia odiata: molti di loro sono ben lungi dall’essere individui con i quali vorrei avere dei contatti.

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Sulla necessità d’attaccare [it]

Kairos, journal anarchiste, n. 2 – gennaio 2018

Piuttosto che sognare mattini radiosi, che lamentarmi del fatto che le masse non acquistano coscienza, che aspettare docilmente il prossimo movimento popolare che non arriva, nemmeno lui, preferisco di gran lunga soddisfare le mie pulsioni distruttrici contro tutto ciò che mi opprime e mi spossessa. Non voglio aspettare, nulla, nessuno, soprattutto quando degli amici scontano anni di prigione per essersi rivoltati. Perché agire quando altri insorti marciscono in galera mi fa bene, mentalmente e fisicamente, e so che anche a loro dà un po’ d’energia, nelle loro gabbie oscure. Sabotare le macchine che ti alienano, spaccare i vetri di una banca o di una assicurazione, incendiare un ripetitore, tutto ciò dà una boccata d’aria anche se sono solo (perché, come dice il proverbio, meglio solo che male accompagnato); vale la pena vivere momenti di questo tipo. La rivolta è la migliore terapia, poiché permette di farla finita col ruolo di vittima così spesso ricoperto dagli sfruttati e dagli oppressi, essa permette di mettere dei bastoni nelle ruote di questa società-prigione. È facile rimandare tutto a domani, aspettare che le “condizioni oggettive” siano riunite, prima di partire all’assalto del potere e dei suoi rappresentanti.

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Besançon [Francia]: Colpi di notte (22/01/2017) [it]

I colpi, numerosi, non sono passati inosservati a quelli che sanno riconoscere i responsabili della miseria e dello sfruttamento.

Nella notte tra domenica e lunedì, tra il viale Cuisenier e la piazza Flore a Besançon, una serie di colpi ha lacerato la notte, sotto pioggia battente e vento terribile. I cittadini vigili e i poliziotti non hanno sentito nulla, i vandali hanno potuto agire in tutta tranquillità e ritornare a nascondersi nel buio della notte.

Circa una quindicina di colpi sono stati scoperti sulle agenzie interinali (3) e su quelle immobiliari (2). Come accade spesso in questi casi, i fatti sono stati denunciati alla polizia. Ma, a differenza di altri fatti diversamente realizzati da questa società morbosa, è preferibile non parlarne nei giornali, in caso qualcuno potesse indirizzare la propria rabbia contro i vari responsabili delle disgrazie.

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Francia: Uscito n°2 di “Kairos” – giornale anarchico in lingua francese (01/2018) [it]


DOWNLOAD PDF: Kairos – Journal anarchiste

“Nel greco antico kairos indica l’idea del momento opportuno da cogliere, quella occasione favorevole, dell’attimo propizio che consente la riuscita di un’azione in mezzo ai rischi del mondo e alle incertezze di circostanze esterne. Per questo è necessario passare alla pratica, imparare a cogliere questo kairos, da una parte cercando di riconoscerlo senza nascondersi dietro il facile pretesto delle circostanze, e dall’altra preparandosi ad agire in modo da non lasciarsi scappare questa opportunità.

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Santiago [Cile]: Attacco incendiario contro un autobus urbano (01/2018) [it]


E’ sempre momento di attaccare, ma non siamo indifferenti allo scenario corrente... mentre la società gioisce sedotta dalla visita del papa ed espia i suoi peccati nell’ansia dell’attesa, noi rivendichiamo l’avventura dell’azione diretta.

Arrivando nella notte di 10 gennaio, con desideri autonomi in atto, abbiamo lasciato un dispositivo incendiario sulla linea 01 dell’autobus Transantiago, attivatosi presso la via Franklin con San Francisco. Nel momento quando le fiamme hanno iniziato ad espandersi, il conducente pecora le ha soffocate con un estintore, incendiando così solo la parte posteriore di questo trasporto simbolo di logiche commerciali, che delega ritmi e impulsi, adattando la quotidianità al più stretto controllo sociale, fornendo i comfort tipici di una cultura alienante. Tuttavia, le nostre azioni infrangono questi ritmi e questi comfort, scegliendo con orizzontalità e senza capi dove e quando farlo, e sciogliendo le oscure intenzioni del conflitto permanente contro tutto ciò che si posizione come autorità.

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La Florida [Cile]: Attacco incendiario/esplosivo contro un santuario cattolico (15/01/2018) [it]

Rivendichiamo la collocazione del dispositivo incendiario/esplosivo ad una delle entrate del santuario di Movimento Apostolico di Schoenstatt, situato nel comune di La Florida, azione realizzata nella notte del 15 gennaio, il giorno dell’arrivo di papa Francesco in Cile.

Con la nostra azione riaffermiamo la lotta contro l’autorità della Chiesa cattolica, un’istituzione i cui organismi e rappresentanti hanno storicamente esercitato la repressione sui corpi, l’imposizione di ruoli e modelli di comportamento, la manipolazione delle menti e il monopolio spirituale che castra la libertà degli individui.

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Nothing is over, everything continues… [en]

Project of anarchist counter-information Fire On The Horizon:

For 5 years now our group of comrades has been involved in two projects that have striven to shed light in the darkness that is the ‘prison island.’ The original desire was to continue the legacy that anarchist-nihilist comrade Darko Mathers had begun with his own similar project. It was not our intention to copy or imitate, but to continue in our own way a much needed dissemination of anti-social, individualistic, nihilistic, anti-civilisation, insurrectionary anarchy along with a healthy influx of attacks that were not necessary linked to the anarchic circles but fitted within what can be done on this island of passivity. At moments we also included influences from comrades abroad to spread the anarchy of praxis but also to show limited international solidarity.

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Nulla è finito, tutto continua... [it]

Sito di contro-informazione anarchica Fire On The Horizon:

Per cinque anni il nostro gruppo di compagni era coinvolto in due progetti, che si sono impegnati a illuminare l’oscurità “dell’isola carceraria” [Regno Unito, ndt]. Il desiderio iniziale era di portare avanti il lascito che il compagno anarco-nichilista Darko Mathers aveva iniziato con propri progetti simili. Non era nostra intenzione di copiare o di imitare, ma di continuare a modo nostro l’indispensabile diffusione dell’anarchia anti-sociale, individualista, nichilista, anti-civilizzatrice, insurrezionale, assieme ad un sano afflusso di attacchi, non necessariamente connessi agli ambienti anarchici, ma appropriati a ciò che può essere fatto su questa isola di passività. In certi momenti abbiamo incluso anche influenze da compagni all’estero per diffondere l’anarchia d’azione, ma anche per esprimere una modesta solidarietà internazionale.

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Cile: L’anarchica Tamara Sol Vergara ferita durante il tentativo di fuga dal carcere (12/01/2018) [it]

Il 12 gennaio 2018 la compagna Tamara Sol ha tentato di fuggire dal centro di sterminio di Valparaíso, azione ostacolata dai secondini che hanno impedito alla compagna di riconquistare l’uscita in strada con le proprie forze.

La compagna ha riportato ferite provocate sia da filo spinato che si trova lungo i muri perimetrali del carcere, che dai secondini.

Malgrado le ferite, la compagna non si trova in pericolo di vita e dopo essere stata messa in isolamento, è stata trasferita (per punizione) nel carcere di Rancagua, conosciuto per le dure condizioni di reclusione.

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Trentino [Italia] – A proposito di ritrovamenti di microspie e videocamere [it]

Sono mesi in cui i segni lasciati dagli spioni del potere sembrano essere tutt’altro che rari. Come avvenuto in alcune altre città durante il rumoroso periodo natalizio, anche in Trentino abbiamo scoperto chi si nascondeva dietro gli strani avvisi di due macchine di compagni. Un paio di mesi fa abbiamo trovato microfoni e gps installati sulle automobili (foto 1, 2, 3).

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Ma un secondo ritrovamento, decisamente più inquietante, ci ha lasciati un poco più colpiti. Qualche settimana più tardi, infatti, abbiamo trovato una microtelecamera nella cucina-sala di un abitazione (foto 4 e 5).

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Besançon [Francia]: Attacchi contro gli ingranaggi della tecnologia di sorveglianza e di lavoro (30/12/2017) [it]

Questo mondo ci nausea. Ci addomestica per il lavoro, sacralizza la merce e il consumo di massa, mentre milioni di persone fanno fatica a spostarsi, rimanere o morire. Alcuni non si rassegnano a questo stato di cose e cercano bene o male di sopravvivere occupando edifici abbandonati e rubacchiando nei negozi. Questo mondo di sfruttamento e di oppressione è visibile a tutte le persone che lo subiscono e/o sono disposte a vederlo per quello che è, in particolare all’approssimarsi delle feste di fine anno quando questo dominio dei ricchi viene esibito forse ancora di più.

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Lipsia [Germania]: Attacco incendiario contro le forze repressive dello Stato (31/12/2017) [it]

Le nostre fiamme contro la loro repressione!

Mentre in molti luoghi si festeggiava nel baccano l’anno nuovo, brindando fino allo sfinimento, ripetendo promesse e auguri, come se tutta la merda del passato potesse essere semplicemente spazzata via da un bicchiere di spumante, noi abbiamo avuto i nostri fuochi d’artificio: approfittando dell’occasione siamo entrati nella zona di Witzgallstraße, carichi di congegni incendiari, lasciando i nostri auguri di buon anno agli sbirri e alla procura. In questo luogo le autorità repressive uniscono le proprie forze per reinserire i giovani “criminali” nel “migliore dei mondi” e integrarli nel sistema e nella sua logica di sfruttamento.

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Basile [Svizzera]: Attaccato ufficio di collocamento (31/12/2017) [it]

Ognuno che non si lascia sfruttare a sufficienza viene isolato e subisce sempre di più la pressione.

Il sussidio di disoccupazione o altri aiuti sociali vengono concessi solo a coloro che si sottomettono: mediante sanzioni e misure disciplinari le persone vengono sorvegliate, umiliate e costrette ad accettare lavori precari.

L’aumento della “flessibilità” e di “auto-ottimizzazione” significa da un lato aumento di profitti per alcuni, e dall’altro dei contratti di lavoro precari per la maggioranza. Il fatto che le persone cadono nella dipendenza finanziaria viene a torto attribuito all’incapacità individuale. Questo rende difficile la critica fondamentale e la resistenza.

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Parigi [Francia]: Fuoco a tutti gli Stati e ai loro lacchè (28/12/2017) [it]

Nella notte tra 27 e 28 dicembre abbiamo incendiato una macchina del corpo diplomatico, in via Laugier a Parigi 17 [arrondissement, ndt].
Poco importa a quale Stato appartiene, tutti ostacolano la libertà e li odiamo tutti.

Nei quartieri ricchi della capitale abbiamo trovato macchine di servizi diplomatici stranieri ad ogni angolo della strada. Si riconoscono dalle targhe verdi con numeri e lettere arancioni.
Basta un po’ di determinazione e di diavolina...

Solidarietà con i compagni/e sotto processo in italia per l’operazione scripta manent.
Solidarietà con Lisa, imprigionata in germania, accusata di aver rapinato una banca, e con Konstantinos arrestato ad Atene il 28 ottobre, accusato di diversi attacchi esplosivi.
Solidarietà con Krème, sempre in carcere per la macchina di sbirri bruciata in quai de valmy.

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Philadelphia [USA]: Bancomat sabotati per il Dicembre Nero [it]

Per celebrare il Dicembre Nero, alcuni anarchici di Philadelphia hanno deciso di fare una piacevole passeggiata in centro e mettere in stallo il commercio-merda-capitalismo di quasi tutti i bancomat, nel cuore finanziario della città.

Abbiamo preso del cartone non ondulato, tagliato in pezzi della larghezza di una carta di credito e di metà della sua lunghezza, abbiamo spalmato della colla forte da un lato e li abbiamo inseriti nelle fessure per le carte di bancomat, oppure nei lettori di carte che fanno aprire le porte delle sale dei bancomat. È stato sorprendentemente facile da fare e più di 50 obiettivi sono stati toccati.

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