Titolo: Galizia [Spagna]: Custodia cautelare per uno degli arrestati per lo sgombero di Insumisa
Origine: via mail
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Nota di ContraMadriz: estraiamo le seguente informazione da diverse notizie apparse sui siti di controinformazione. L’attacco contro le occupazioni continua, questa volta con il bastone, invece della carota di negoziazione. Ricordiamo che viviamo momenti di conflitto e di lotta in difesa dell’occupazione come arma rivoluzionaria, come ben ci ricordano diverse mail ricevute in merito al mese di maggio in difesa dell’occupazione, tra molti altri indicatori. Per leggere clicca qui, qui, qui e qui.


Due persone che hanno partecipato alla protesta contro lo sgombero del Centro Sociale Occupato Insumisa di Coruña sono state arrestate per presentarsi davanti al tribunale della città martedì 19 giugno. I motivi, secondo il rapporto di polizia, sono “minacce, disordini pubblici e lesioni”. Antonio Vázquez, avvocato degli accusati, conferma l’esistenza del rapporto di polizia con cinque persone indagate. “Di queste, due sono detenute e hanno rilasciato una dichiarazione al tribunale martedì 19 giugno. Una è accusata di reato di minacce, e altra di reati di attacco, disordine pubblico e lesioni.”

Dopo aver rilasciato una dichiarazione, la persona accusata di minacce è stata rilasciata in libertà vigilata, mentre per l’altra il giudice ha stabilito la custodia cautelare, senza possibilità di cauzione. “Queste decisioni devono essere convalidate mercoledì 20 giugno dal giudice responsabile del caso”, afferma l’avvocato, “perché si tratta di una decisione del tribunale di turno, che non è competente per istruire il caso”.

I fatti citati nel procedimento sono avvenuti nelle prime ore di pomeriggio di mercoledì 23 maggio, attorno le 13:30, quando di fronte all’intenzione dei manifestanti di entrare nello spazio sgomberato la Polizia Locale ha iniziato ha caricare con violenza, causando ferite di diversa gravità a varie persone.

Questo mercoledì mattina il caso passa al tribunale, che può mantenere le misure cautelari, modificarle o abrogarle. “Gli avvocati hanno l’opzione di presentare ricorso al tribunale e in caso di rigetto possono presentare ricorso al tribunale di provincia”, afferma Vázquez.

Questo sgombero è patrocinato da Marea Atlantica, alleato municipalista di Podemos in Galizia e massimo responsabile politico di sgombero di Insumisa, come ben ci hanno ricordato alcuni anonimi durante l’attacco alla loro sede lo scorso maggio, come risposta allo sgombero e alla repressione successiva.

Le amministrazioni comunali del cambiamento rimangono più o meno le stesse, in quanto non potrebbe essere diversamente. Manipolatori di primo grado, non esitano a offrire dialogo e politica a chiunque voglia sedersi con loro e accettare la sconfitta dell’occupazione – sconfitta che si realizza quando riconosciamo lo Stato come un interlocutore valido – o il bastone e il carcere per quelli che non si inginocchiano e resistono.

L’occupazione continuerà ad essere un’arma di attacco alla proprietà privata e di conflitto con lo Stato finché ci saranno persone che continuano per il sentiero di lotta e non di negoziazione. Chi parla di conciliare queste due strade tiene il cadavere di lurida politica in bocca.

Solidarietà con il Centro Sociale Occupato Insumisa!
Solidarietà con il compagno detenuto!
Guerra allo Stato!