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Dicembre Nero significa memoria e azione e, come ogni iniziativa di attacco diretto, prende vita e continuità quando c’è la volontà di passare dalle parole ai fatti, per rompere con la normalità della routine sociale capitalista e con la comodità della vita quotidiana.

Sempre pronti all’azione, ci liberiamo dalla febbre consumista e dai modelli di comportamento imposti dall’ordine sociale e dalle sue tradizioni di fine anno, e così, con pianificazione, arguzia e determinate precauzioni l’attacco anarchico non si arresta.

Perciò, all’alba del 28 dicembre abbiamo incendiato un camion nella città di Santiago, in un quartiere della cosiddetta “classe media”. L’episodio è stato riportato dalla stampa e adesso lo confermiamo: non è stato un cortocircuito, è stato un incendio doloso appiccato da mani anarchiche nel cuore della notte per le strade della loro disgustosa città.

Incendiare un camion vuol dire attaccare le mega-macchine e le strutture che contribuiscono alla devastazione della Terra, vuol dire dare fuoco all’idea del progresso e civilizzazione, si tratta di un nostro contributo all’agitazione contro il progetto IIRSA-COSIPLAN e alla costruzione di migliaia di chilometri di strade che distruggono eco-sistemi per facilitare il transito di camion pieni di merci e per accelerare l’avanzamento della città che contamina la nostra vita.

Con l’incendio del camion inviamo anche segnali di fumo tramite il sabotaggio in solidarietà con la ribellione mapuche e la loro lotta per l’autonomia e per il territorio. Perché il sangue di Camilo Catriallanca infiamma l’insurrezione contro il nemico comune, cioè lo Stato e il capitale.

Rivendichiamo questa azione come parte della Federazione Anarchica Informale, strumento di comunicazione internazionale tra gli antiautoritari attraverso l’attacco diretto, salutando con fuoco ogni cellula e individuo che passa all’azione distruttiva contro la civilizzazione, la tecnologia, le strutture e le persone responsabile dell’oppressione.

Abbracciamo con la nostra azione i compagni Juan Aliste, Marcelo Villarroel, Joaquin Garcia e Sol Vergara; Facundo Jones Huala, el machi Celestino Cordova e tutti i fratelli e le sorelle che resistono nelle carceri e nelle comunità; i compagni di Argentina che mantengono la dignità dentro e fuori le carceri dopo la recente operazione repressiva in novembre; Alfredo Cospito, Nicola Gai e tutti i compagni in carcere e sotto processo in Italia; la compagna Lisa in Spagna; Dinos Yagtzoglou, i compagni della Cospirazione delle Cellule di Fuoco, Angeliki Spyropoulou, e gli altri compagni prigionieri in Grecia e tutti quelli che negli USA, in Francia, Brasile, Indonesia, Germania, Spagna, Russia e in tutto il mondo continuano a lottare contro ogni forma di dominio.

DAL CILE ALLA GRECIA, CON SEBASTIÁN OVERSLUIJ Y ALEXIS GRIGOROPOULOUS NEL RICORDO
PER LA MOLTIPLICAZIONE DI ATTACCHI CONTRO IL POTERE
PER LA LIBERAZIONE TOTALE

Complicità Incendiarie per il Sabotaggio – Federazione Anarchica Informale – Fronte Rivoluzionario Internazionale (FAI/FRI)