Titolo: Porto Alegre [Brasile]: Attaccato una veicolo di polizia in solidarietà con i detenuti nelle gabbie dello Stato (25/09/2016)
Origine: Instinto Salvaje
p-a-porto-alegre-brasile-attaccata-una-veicolo-di-1.jpg

All’alba del 25 settembre abbiamo collocato una ordigno incendiario sotto un veicolo della Prima stazione di Polizia Civile nella via Canabarro.

Anche se nella città si respira un’aria repressiva per l’arrivo della Forza Nazionale, abbiamo deciso di passare all’attacco. Ma non siamo gli unici ad attaccare la polizia, in questo territorio non è un esclusiva né una professione di nessuno. Salutiamo questo atteggiamento di irriverenza e celebriamo il fuoco nella stazione di polizia nel paese di Cruzeiro. Che la rivolta e l’attacco siano permanenti!

Tutte le forme di polizia sono nemiche della libertà. Non solo la Polizia Militare è repressiva e assassina. Esiste tutta una rete che difende “l’ordine sociale”: gli agenti in borghese svolgono il lavoro dell’Intelligence per accusare e incarcerare tutti coloro che non accettano di sottomettersi al sistema, la Guardia Municipale è quella che cura la “nettezza sociale” delle strade in città, perseguitando i nullatenenti o persone che vivono in strada, venditori ambulanti ecc... mentre nelle proteste si chiede la fine della Polizia Militare dimenticando che ogni tipo di polizia cerca di eliminare la divergenza... che tutta la polizia è nostra nemica.

Assieme al nostro piacere di attaccare questa forza repressiva, i nostri nemici di sempre, ci accompagna anche il desiderio di mandare un abbraccio ai nostri compagni. Agli indomabili guerriglieri urbani della Cospirazione delle Cellule di Fuoco che continuano a lottare dentro le carceri greche (siamo con voi oggi e sempre). Ai compagni in Italia sequestrati per gli attacchi della FAI FRI. A Rafael Braga Vieira, che è stato arrestato a Rio, assurdamente condannato per detenzione di una bottiglia di solvente durante una protesta nel 2013.

Per la fine di tutte le forme di polizia e per la diffusione degli attacchi contro il dominio.

Alcuni amici della rivolta

P.S: I media, come anche la polizia, non parlano dell’accaduto, ovviamente non sarebbe molto strategico esporre i propri punti deboli, per timore che gli altri “vandali” e ribelli potrebbero ispirarsi e cercare di attaccare nuovamente le “Forze dell’ordine” in casa propria.



Porto Alegre [Brazil]: Napad na policijsko vozilo u znak solidarnosti sa zatočenima u kaveze država (25.09.2016.)

U zoru 25. septembra postavili smo zapaljivu napravu pod jednu policijsko vozilo Prve stanice Civilne Policije u ulici Canabarro.

Mada se u gradu udiše represivno ozračje zbog dolaska Nacionalne Snage, ipak smo odlučili da napadnemo. I nismo jedini, napada na policiju na ovom teritoriju ne pripada nikome niti je ikome zvanje. Pozdravljamo taj stav nepoštivanja i slavimo požar u policijskoj stanici u naselju Cruzerio. Neka pobuna i napad budu neprestani!

Svi oblici policije su neprijatelji slobode. Nije samo Vojna Policija represivna i ubojica. Postoji čitava jedna mreža koja štiti “društveni poredak”: policajci u civilu obavljaju posao obavještajne službe da bi progonili i zatvorili svakoga tko ne prihvaća da se pokori sistemu, Gradska Straža je ta koja održava “gradsku čistoću” ulica gradova, progoneći siromahe ili osobe koje žive na ulici, ulične prodavače itd... dok se na prosvjedima traži ukidanje Vojne Policije zaboravljajući da su oblici policije nastoje elimirati nesuglasice... da je sva policija naš neprijatelj.

Uz naše uživanje pri napadu na tu represivnu snagu, na naše vječne neprijatelje, prati nas i želja da pošaljemo zagrljaj našim drugovima. Nepokorenim urbanim gerilcima iz Zavjere Vatrenih Ćelija koji se nastavljaju boriti unutar grčkih zatvora (uz vas smo danas i uvijek). Drugovima u Italiji koji su oteti zbog napada FAI FRI. Rafaelu Braga Vieiriji koji je uhapšen u Riju i apsurdno osuđen zbog nošenja jedne boce otapala na prosvjedu 2013.

Za okončanje svih oblika policije i za širenje napada na dominaciju.

Neki Prijatelji pobune

P.S. Mediji, kao i policija, ne spominju događaj, naravno ne bi bilo baš strateški iznijeti vlastite slabe točke, iz straha da bi neki drugi “vandali” i pobunjenici mogli biti nadahnuti i da pokušaju ponovno napasti “Snage reda” u vlastitoj kući.