Titolo: Perù: Attacco vandalico contro l’acquario Nautilus
Origine: via mail
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Alcune settimane fa siamo andati all’acquario Nautilus, carcere delle specie marine, il quale come tale fa parte di una macro-struttura che uniforma la detenzione di esseri liberi con interessi propri. Abbiamo attaccato una parte della sua struttura, sparsa attorno vari blocchi. In questo caso l’obiettivo era di vandalizzare con vernice la pubblicità dell’acquario installata nel viale, fare delle scritte presso l’acquario e lasciare dei volantini che spiegano la nostra azione per la chiusura di questo carcere.

Perché abbiamo scelto la forma vandalica?

Perché il livello di devastazione, effettuato dagli enti del Potere, ha raggiunto un livello in cui questi luoghi (come l’acquario e altri) sono protetti dal consenso delle gente, nell’ignoranza, dalle leggi che li difendono, dalla falsa rappresentazione della bellezza, dal divertimento alle spese alltrui e anche da quei falsi critici: gruppi assistenzialisti, associazioni, pacifisti che valutano e supplicano davanti al nemico antropocentrista-specista.

In breve, noi crediamo che bisogna porre fine a tutto ciò che viola la natura libera e selvaggia, e la via che nega tutte queste dinamiche è questa: l’attacco. La libertà non si domanda, non si supplica, non si mendica, non sarà risultato di norme o leggi, né di riforme. Bisogna schiacciare la paura, la libertà è qui e bisogna lasciarla essere quello che è.

La pace di fronte i centri di detenzione è specismo!
La natura è caotica!
L’animale morde chiunque voglia domarlo!
L’animale è disposto a sopportare dolore, fame e sete per la propria libertà!
Forza a quelli che lottano per l’anarchia e la liberazione totale!

Acapana contra el blanco/objetivo – Grupo de acción.