Italia: Sulla lotta del compagno Davide Delogu, anarchico sardo prigioniero dell’Italia Stato

É di pochi giorni fa la notizia da noi pubblicata sul sito di Croce Nera Anarchica, del tentativo di evasione messo in atto dal compagno anarchico sardo Davide Delogu, conclusosi con i mitra delle guardie puntati sulla sua faccia. Abbiamo appreso la notizia dalla telefonata che Davide svolge settimanalmente con la sua famiglia.

Davide ci comunica che si trova in isolamento totale dal primo maggio, e che gli verrà applicato nuovamente il 14bis (sei mesi di isolamento costante con l’applicazione della censura su tutta la corrispondenza).

Questo tentativo di evasione, spiega Davide in una lettera personale nei miei confronti a cui ha allegato anche un documento, è una Azione Diretta parte della campagna per l’autoliberazione che ha deciso di lanciare con i fatti il primo maggio.

Supporto incondizionato a tutti i compagni anarchici e le compagne anarchiche, che senza riguardo, si battono dignitosamente.

Supporto allo sciopero della fame del compagno anarchico prigioniero Alfredo Cospito.

Supporto alle scelte anarchiche rivoluzionarie del compagno anarchico sardo Davide Delogu.

Complicità e affinità con i compagni anarchici della redazione del giornale anarchico Vetriolo, che pochi giorni addietro si sono espressi in solidarietà ad Alfredo Cospito.

Sempri pro s’anarkia! Sempri Ainnantis!

Omar Nioi anarchico sardo – r. di C.N.A.

12/05/2017


COMUNICATO DEL DENUTO ANARCHICO COMPAGNO DAVIDE DELOGU:

Presoni e Brucoli, 25 Aprile 2017

MINE NON VAGANTI (...FORSE...)

Siamo Anarchici in galera, chi da anni, chi da meno, e combattiamo quotidianamente la guerra contro la dominazione, faccia a faccia col nemico, dentro le loro gabbie. Conviviamo il rifiuto e il disprezzo, scontrandoci con l’autorità carceraria e il suo disciplinamento sbarrocratico ogni giorno.

Siamo perciò mine che non vagano (per ora...), le cui deflagrazioni, come i fatti recenti e passati insegnano, creano scompiglio, danni materiali e la frantumazione della logica carceraria (che in quanto anarchici è già stata demolita!). Trasmettendo certamente importanti stimoli vitali d’azione all’interno di una complessa palude desolante, per viversi la propria anarchia, qui, ora, subito!

Nel mio continuare a viverla come mina che non vaga (...forse...), apro con i fatti una campagna (per chi vuole accoglierla, altrimenti faccio da solo come ho sempre fatto) di autoliberazione che parta da se stessi, dalle proprie paure, dai dogmatismi, dall’indignazione, dai chiacchiericci, dai compromessi, dalla rassegnazione, dalle sbarre, dall’apatia e dalla desolidarizzazione, che fuori da queste mura sono troppo tangibili e dannose per restare “indifferenti”. Non credo vi sia bisogno di spiegare un’azione dignitosa fatta per riprendere la vita nelle proprie mani.

Voglio finalmente mandare a tutti/e i compagni e le compagne arrestat* nell’ OP. “Scripta Manent” un grande abbraccio di lotta e solidarietà da mina non vagante, dato che ho scritto diverse volte a tutt*, con un riscontro di soli due compagni. (Davide si riferisce al blocco della corrispondenza tra lui e i compagni anarchici in AS2. n.d.r.)

Un abbraccio di guerra a tutti gli anarchici prigionieri. Per l’anarchia ora!

Davide Delogu

Galera di Augusta






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