Prigioni cilene: Lettera del prigioniero in guerra Juan Flores [it]

Chi sono i nostri nemici?
Chi sono i nostri amici?
Si tratta di una questione di grande importanza per la rivoluzione.
(Mao Tze Tung)

Spesso lungo la strada incontriamo persone che la pensano come noi, che ragionano allo stesso modo. Persone che, al di là del dialogo, sono interessate ad un progetto ed al suo sviluppo. Delle volte però, questo dialogo, non si traduce in un qualcosa di concreto, non c’è un elemento di continuità. Il problema più grande è che molte persone non sanno cosa significhi progettare e sviluppare qualcosa in comune accordo. Non ragionare con la propria testa, non avere memoria del passato, non opporsi alla barbarie capitalista e alla cultura borghese spesso conduce all’immobilismo, alla rassegnazione, all’indifferenza, ed ogni tentativo di risveglio equivale allo scavarsi la fossa con le proprie mani.

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Per quanto riguarda la morte di Kevin Garrido – Chiarimenti e presa di posizione [it]

Il 2 novembre, Kevin Garrido è stato assassinato nella prigione di Santiago 1, situata nella regione cilena. A seguito delle notizie che circolano attraverso i siti web di contro-informazione su questa persona, riteniamo sia necessario fare alcune precisazioni:

Kevin Garrido, NON ERA ANARCHICO, nei suoi ultimi comunicati ha chiarito la sua affinità con l’ideologia eco-estremista: “Hanno svolto delle indagini su di me, mi hanno pedinato e mi hanno dato la caccia puntandomi la pistola alla testa. Hanno mostrato la mia faccia in televisione, i giornali mi hanno diffamato e le loro argomentazioni erano piene di idiozie. Mi hanno falsamente etichettato come anarchico e hanno presunto che, di fronte a un gran numero di poliziotti, avrei chinato la testa e sarei rimasto in silenzio. Mi hanno costretto a rimanere seduto in una delle loro aule di tribunale per più di sei ore, obbligandomi ad ascoltare le parole del pubblico ministero che mi davano il vomito. “

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Cile: Kevin Garrido condannato a 17 anni, Joaquín García a 13 (05/09/2018) [it]

Infine, mercoledì scorso, il 5 settembre, si è svolta la lettura delle sentenze contro i compagni Kevin e Joaquin, le condanne sono suscettibili all’appello, ma per il momento non si sa come si muoveranno gli avvocati.

Le sentenze sono le seguenti:
KEVIN GARRIDO FERNÁNDEZ: a 17 anni di carcere di massima sicurezza, per aver commesso reati di possesso e collocazione di ordigni esplosivi e possesso di esplosivi. Inoltre, ad altri 61 giorni di reclusione ordinaria per porto illegale di arma da taglio.
JOAQUÍN GARCÍA CHANKS: a 10 anni di carcere di media sicurezza per collocazione di ordigni esplosivi, e a 3 anni di carcere di massima sicurezza per il reato di porto illegali di armi da fuoco.

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Cile: Joaquin Garcia e Kevin Garrido dichiarati colpevoli [it]

“L’orgoglio e la convinzione di posizionarci come entità rivoluzionarie forgiano in noi una dignità incrollabile, che non vacilla, questi non sono elementi che vengono riesumati per essere utilizzati come armi, ma fanno parte di una prassi costante nel nostro agire.” – Joaquin Garcia

Nuovamente, quelli che salgono sul palco dei detentori delle vite, Nelly Villegas Becerra, Hernán García Mendoza e María Leonor Fernández Lecanda, decidono sulla vita di una persona, distribuendo anni e anni di prigione, come di consueto, secondo il loro lavoro.

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Santiago [Cile]: Incendiato autobus della Transantiago (10/08/2018) [it]

Venerdì 10 agosto 2018, cadendo piano piano le ombre ci siamo distaccati da esse, alterando il sano funzionamento della città. In maniera selvaggia e ludica abbiamo attaccato l’autobus della transantiago, linea 325, nel quartiere della facoltà Juan Gómez Millas dell’Università di Cile, prendendo la violenza nella nostre mani, per diffondere con essa una chiamata all’insurrezione. Tenendo conto come quella notte i media assieme alla polizia misero a tacere le nostre parole (e sempre lo faranno), rivendichiamo questa azione.

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Cile: Inizio processo contro Kevin e Joaquín (15/06/2018) [it]

Finalmente il 15 giugno 2018 inizia il processo contro Kevin e Joaquín. Alleghiamo informazioni passate di fronte al nuovo momento giudiziario che affronteranno.


Solidarietà anarchica e rivoluzionaria con tutti gli antiautoritari che non abbassano la testa!
Solidarietà insurrezionale dinanzi alla preparazione del processo contro Joaquin e Kevin.

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Benché la solidarietà risulta sempre essere importante – sotto tutti gli aspetti – non possiamo condividere molte azioni che vengono sollevate in sostegno ai nostri affini, anche se sono sempre necessarie. Riteniamo che una parte importante di riconoscersi come rivoluzionari risiede nell’essere disposti – come lo sono – ad attaccare l’apparato statale e il capitale. In questo modo crediamo che la solidarietà deve trascendere le parole, forgiarsi nell’attacco e così trasformarsi in azione costante contro l’ordine. Perché il riconoscimento di affinità va accompagnato da complicità ed esperienze, che creano un legame indissolubile tra anonimi.” – Cospirazione Internazionale per la vendetta / Cellula deflagrante Gerasimos Tsakalos

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Cile: Solidarietà insurrezionale in vista dell’inizio processo contro Joaquin e Kevin [it]

Benché la solidarietà risulta sempre essere importante – sotto tutti gli aspetti – non possiamo condividere molte azioni che vengono sollevate in sostegno ai nostri affini, anche se sono sempre necessarie. Riteniamo che una parte importante di riconoscersi come rivoluzionari risiede nell’essere disposti – come lo sono – ad attaccare l’apparato statale e il capitale. In questo modo crediamo che la solidarietà deve trascendere le parole, forgiarsi nell’attacco e così trasformarsi in azione costante contro l’ordine. Perché il riconoscimento di affinità va accompagnato dalle complicità ed esperienze, che creano un legame indissolubile tra anonimi.” – Cospirazione Internazionale per la vendetta / Cellula deflagrante Gerasimos Tsakalos

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Santiago [Cile]: Riconfermata detenzione cautelare per anarchici Joaquin e Kevin (11/04/2017) [it]

11 aprile 2017 il potere giudiziario ha riesaminato la detenzione cautelare di Juaquin e Kevin, che da più di un anno si trovano in carcere accusati di vari attentati esplosivi.
Alla fine il tribunale penale ha deciso di riconfermare la detenzione cautelare. Joaquin sequestrato nella sezione di massima sicurezza e Kevin nel carcere Santiago 1.
Solidarietà con i detenuti di guerra sociale!

Foresta di Hambach [Germania]: Attacco incendiario contro la multinazionale dell’energia RWE (25/11/2016) [it]

Nelle tarde ore del 25/11/2016 abbiamo eseguito un attacco incendiario coordianto contro la multinazionale tedesca dell’energie RWE, nelle prossimità della miniera a cielo aperto di lignite a Hambach. Abbiamo rimandato questa rivendicazione fino ad oggi (11/01/2017) per motivi strategici.
Dopo aver perlustrato la zona ci siamo divisi e abbiamo dato fuoco a sei stazioni di pompaggio, a due trasformatori elettrici, ad un escavatore e ad una sottostazione elettrica.
Le stazioni di pompaggio sono i punti chiave della infrastruttura mineraria, perché utilizzate per abbassare il livello freatico e per prevenire l’allagamento della miniera. Di solito si presentano come una sezione di tubo esposto con un quadro elettrico, circondati da una struttura di recinzione. Abbiamo aperto il quadro elettrico con un piede di porco e collocato un semplice ordigno incendiario a tempo e un fascio di camere d’aria di bici per assicurarci che il fuoco prenda bene.
Gli ordigni incendiari erano composti da una candela legata ad un cubetto di accendifuoco con un forte elastico. Le candele bruciando lentamente innescavano gli accendifuoco una volta che noi eravamo ormai al sicuro, lontano dalla zona. Dopo aver distrutto un finestrino per poter accedere, abbiamo utilizzato gli stessi ordigni per bruciare la cabina di un escavatore.
Per i trasformatori e la sottostazione abbiamo bruciato dei pneumatici imbottiti di stracci inzuppati di benzina. Li abbiamo collocati sotto i cablaggi esposti della sottostazione e all’interno dei trasformatori. In pochi minuti queste mete erano avvolte dalle fiamme, e dopo che ci siamo allontanati la sottostazione è esplosa, mandando scintille elettriche e fiamme purpuree dieci metri in alto nel cielo notturno. Nonostante questo abbia causato anche un blackout nel raggio di due chilometri, la feccia dei media locali non ha menzionato da nessuna parte, riducendo il tutto all’incendio dei soli due trasformatori.
Dato che la mega-macchina tecno-industriale ogni giorno stritola, distruggendo e inquinando tutto ciò che è ancora bellissimo e selvaggio su questo mondo, sentiamo che azioni come queste rappresentino una misura necessaria per rimanere mentalmente sani e per ricordarci che siamo ancora vivi in mezzo a tutta questa distruzione e miseria della società moderna.
Dopotutto, l’unico modo in cui poter godersi il paesaggio industriale è strisciando in mezzo alle ortiche e l’erba alta, trovando un buon punto panoramico da cui osservare i pilastri di fumo nero innalzarsi dal macchinario rovente e dall’infrastruttura della civiltà.

Vogliamo inviare un segnale di complicità agli anarchici detenuti accusati di rapine in banca ad Aquisgrana, e al prigioniero di guerra cileno Kevin Garrido, detenuto per gli attacchi esplosivi nella città di Santiago.

Per la moltiplicazione degli attacchi contro la RWE!
Per l’anarchia e la natura selvaggia!
Morte alla civiltà!

- Delinquenti nella Notte


Šuma Hambach [Njemačka]: Napad požarom na energetsku multinacionalku RWE (25.11.2016.)
U kasnim satima 25.11.2016. izveli smo koordinirani napad požarom na njemačku multinacionalnu energetsku kompaniju RWE u blizini otvorenog rudnika lignita u Hambachu. Odgodili smo ovu izjavu o preuzimanju odgovornosti do danas (11.01.2017.) iz strateških razloga.
Nakon što smo izvidili područje, razišli smo se i zapalili šest crpnih stanica, dva električna trasformatora, jedan rovokopač i jednu trafostanicu.
Crpne stanice su ključne točke infrastrukture rudnika, pošto se koriste za
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Cile: Breve riassunto e aggiornamenti sui compagni in prigione – 2016 [it]

Terminato l’anno 2016, facciamo un resoconto di quali sono gli aggiornamenti attuali dei processi contro i compagni rivoluzionari in prigione.
È a volte il ritmo frenetico della controinformazione, con aggiornamenti costanti o la ripetizione di notizie quello che ci fa perdere la capacità analitica e critica che in quanto ribelli ed antiautoritari ci dovrebbe caratterizzare. Nella nostra continuità della controinformazione, cerchiamo di fare un breve un riassunto sulla realtà dei processi giudiziari contro i nostri prigionieri rivoluzionari.
Felici per la liberazione di Gabriel, Marco Camenish (in semi libertà) e di Albert Woodfox.
Con la memoria salda per i compagni caduti nella lotta, ricordiamo che la prigione, come neppure gendarmi ed amministratori della società carceraria, non hanno tempi morti, vacanze, né pause… come neppure la nostra di rivolta e di liberazione. – Refractario 2016

I compagni Francisco Solar e Mónica Caballero, detenuti in Spagna dal novembre 2013 e accusati dell’attentato esplosivo contro la Basilica del Pilar, da allora affrontano un duro regime penitenziario di isolamento; hanno finalmente affrontato il processo a marzo il 2016 dove sono stati condannati a 12 anni di prigione. Ad ottobre hanno ottenuto una diminuzione sostanziale della pena, a 4 anni e mezzo con la possibilità di essere estradati in Cile.

Hans Niemeyer, arrestato il 30 novembre 2011 e condannato a 5 anni + 300 giorni per l’attacco esplosivo contro la banca BCI, è ancora detenuto nella Cárcel de Alta Seguridad con degli impedimenti burocratici di gendarmeria per accedere a benefici nel carcere.

Kevin Garrido e Joaquin Cortez detenuti dal novembre 2015 e imputati per diversi attacchi esplosivi. Entrambe sono accusati per la legge di possesso delle armi. Joaquin accusato dell’attentato contro il 12simo commissariato di San Miguel e di porto illegale d’arma per essere stato catturato dopo mesi di clandestinità per l’evasione dagli arresti domiciliari in possesso di un’arma. Kevin da parte sua è accusato di possesso di arma bianca e polvere nera e per gli attacchi contro la scuola di gendarmeria e contro chilectra (ottobre 2015) . Le indagini contro i compagni sono ancora aperte.
La situazione carceraria:
Kevin Garrido: detenuto nella càrcel/empresa Santiago 1
Joaquín Cortez: Prigioniero nella sezione di massima sicurezza

Tamara Sol Farias Vergara, arrestata a gennaio del 2014 accusata per aver sparato ad una guardia di sicurezza del Banco Estado in vendetta per la morte dell’anarchico Sebastian Oversluij sta scontando una pena di 7 anni per tentato omicidio. Tamara è detenuta attualmente nella sezione speciale di alta sicurezza della prigione di San Joaquin.

Caso bombas II
I compagni Juan Flores, Enrique Guzman e Nataly Casanova sono accusati dall’attentato alle metropolitane e diversi commissariati durante l’anno 2014; azioni rivendicate dalla Cospirazione delle Cellule di Fuoco – Cile e dalla Cospirazione Internazionale per la Vendetta, i compagni continuano ad essere in prigione preventiva.
Per quanto riguarda la parte giudiziaria, il pubblico ministero ha chiesto che i compagni vengano processati in base alla legge antiterrorismo che prevede pene dai 10 anni all’ergastolo. Le indagini sono ancora aperte e quindi ancora non si conosce una data per l’udienza preliminare. La situazione carceraria dei compagni è:
Enrique Guzmán: E’ detenuto nella sezione di massima sicurezza
Juan Flores: Prigioniero nel modulo C della Ex Penitenciaria.
Nataly Casanova: Prigioniera nel modulo di connotazione pubblica nella prigione di San Miguel.

Caso PDI
Alla fine del 2014 la brigata antiomicidi del PDI è attaccata da incappucciati con bombe incendiarie. Per questo motivo Victor Amaru Zuñiga, Felipe Roman, Manuel Espinoza, Maria Paz Vera e Natalia Alvarado sono arrestati e processati.
Dopo la fine delle indagini e aver affrontato l’udienza preliminare, si trovano sotto processo dal 28 novembre il 2016; il pubblico ministero ha chiesto circa 20 anni ciascuno.
La situazione carceraria dei compagni è:
Victor Amaru Zuñiga Felipe Roman e Manuel Espinoza: Prigionieri nei vari moduli della càrcel/empresa Santiago 1
Maria Paz Vera: Prigioniera nel modulo di connotazione pubblica della prigione di San Miguel.
Natalia Alvarado: Agli arresti domiciliari totali

Caso Security
Dopo essere stati condannati nel 2014 per gli assalti a banche e la morte di uno sbirro, i compagni Marcelo Villarroel, Juan Aliste Vega e Freddy Fuentevilla stanno scontando la pena nella Carcèl de Alta Seguridad.
Marcelo Villarroel: Condannato a 14 anni + 40 anni (condanna precedente).
Freddy Fuentevilla: Condannato a 15 anni di prigione, durante il 2016 con una riforma alla legge riesce a ridurre a 14 anni e 4 mesi la pena.
Juan Aliste Vega: Condannato a 42 anni di prigione.

Condanne
Il compagno Ignacio Muñoz, è accusato di aver portato un ordigno esplosivo nell’agosto del 2015 nel comune di Lo Prado con volantini in solidarietà con i prigionieri del caso PDI. È stato condannato a 3 anni ed un giorno per la legge sul possesso d’armi. Attualmente è detenuto nella càrcel/empresa Santiago 1.
Natalia Collado (Tato) e Javier Pino sono stati condannati a 3 anni ed un giorno per l’attacco incendiario contro un autobus della Transantiago ad aprile il 2015. Tato è detenuta nella prigione di San Joaquin nella sezione speciale di alta sicurezza, mentre Javier Pino nel carcere di Colina II

Lotta di strada
Il compagnoNicolás Rojas, accusato per l’attacco incendiario contro la chiesa di San Francisco ad ottobre del 2015 continua ad essere detenuto nella sezione di massima sicurezza, con le indagini ancora in corso.
Fabián Duran detenuto ed accusato di porto di bottiglie molotov durante l’11 settembre il 2015 rimane ancora prigioniero nella sezione di massima sicurezza, con le indagini ancora in corso.

Per la distruzione del carcere, dei carcerieri e della società che li sostiene!
Per la liberazione dei compagni rivoluzionari detenuti!

(tradotto da RadioAzione)



Čile: Kratki rezime i vijesti o drugovima u zatvoru – 2016.
Na kraju 2016. napravili smo rezime o trenutnoj situaciji revolucionarnih drugova u zatvoru i o suđenjima.
Ponekad baš zbog ubrzanog ritma kontrainformacije, s neprekidnim ažuriranjima ili ponavljanjem vijesti, gubimo analitičku i kritičku sposobnost, koja bi nas kao pobunjenika i antiautoritarne trebala karakterizirati. U našem kontinuitetu kontrainformacije pokušat ćemo napraviti jedan rezime pravosudnih postupaka protiv naših revolucionarnih zatvorenika.
Sretni zbog oslobođenja Gabriela, Marca Camenischa (na polu-slobodi) i Alberta Woodfoxa.
S čvrstim sjećanjem na drugove pale u borbi, podsjećamo da zatvor, kao ni žandari i upravitelji zatvorskog društva, ne poznaju stanke, praznike ni odmor... kao ni naša pobuna i borba za oslobođenjem. – Refractario 2016

Drugovi Francisco Solar i Monica Caballero, u zatvoru u Španjolskoj od novembra 2013., okrivljeni za eksplozivni napad na katedralu Pilar, nalaze se od tada u
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SANTIAGO [ČILE]: VANDALIZIRANA DVA HRAMA VJERSKOG MORALA [hr]

Antiklerikalno nasilje snažno je buknulo kao još jedan izraz anarhističkog sukoba s moći i svim oblicima autoriteta. Impakt je bio raznovrsan, političari gromoglasno traže nametanje novih zakon i strožih kazni za svakoga tko napada red i simbole kapitala. Mediji igraju svoju ulogu klevetanja i govore o socijalnom miru, krajnje u korist vlade. Građani, ovce, kritiziraju sve bez da dovedu u pitanje svoje trule ropske živote, dok vjernici plaču i kao obično ispadaju kao pozitivci filma.
Širimo i preuzimamo odgovornost za antiklerikalno nasilje zato što smatramo Crkvu još jednim šarafom dominacije, koja je dokazana kroz njihov utjecaj na politiku društvene kontrole. Ohrabrujući moć da nametne nove kazene zakone i fašistički moral, koje potrvđuju prazne predike zaogrnute mantijom nepostojećeg boga, u kojeg ljudi vjeruju bez postavljanja pitanja zbog životne presude koja završava u nebeskom raju.
Tko može vjerovati u takvu priču? Koja hrpa sranja.
Kao izraz male antiautoritarne geste na međunarodni poziv s dugogodišnjim zatvorenicima, u noći 14. juna, kamuflirani žalosnom maglom koja pada na ovaj odvratni grad Santiago, ukaljali smo tintom dva hrama pedofilije, novca i zločina te ispisali riječi "protiv svih autoriteta, anarhija".
Sva naša snaga Kevinu Garridu i Joaquinu Garciji, i subverzivnim Marcellu Villaroelu, Freddyju Fuentevilli i Juanu Alisteu. Ne zaboravljamo ustanike.
Mauricio Morales i Sebastian Oversluij su prisutni u svakom činu vandalizma.

Neprekidni napad na vjerski moral!
Solidarnosti i snage zatvorenicima!
Čak ni Bog ne može zaustaviti društveni rat!



Sebastian Oversluij Kružok Vandala

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SANTIAGO [ČILE]: KEVIN GARRIDO - IZJAVA ANARHISTA U ZATVORU POVODOM ŠTRAJKA GLAĐU (01.05.2016.) [hr]

"Nećemo im ostaviti nijedno sigurno mjesto. Naše oružje je napunjeno i spremno na odgovor... ako se budu zbog argumenata znojili, zbog djela će pustiti krv." Sebastian Oversluij
Danas ti pišem iz zatvora, Mauricio Morales. Ove su riječi za tebe, nadam se da će do tebe i stići.
Koliko je godina prošlo otkad si fizički napustio ovaj odvratni moderni svijet? Da li je uopće važno? Meni nije. Vrijeme je samo vrijeme, a budućnost neizvjesna, dok je napad sada i ovdje... Postoji jedna sadašnjost koju treba zapaliti i dignuti u zrak! Ratna sadašnjost!
Ti, za mene, nisi "pao u borbi". Da, borio si se, ali nisi pao. Zar umrijeti u napadu na vlast znači popustiti? Mislim da ne, i čini mi se da mnogi krivo koriste tu ponavljanu frazu. Za mene si umro u napadu na vlast, dostojanstveno i ponosno. Umro si hrabrošću jednog ratnika, kakav i jesi, uz oduševljenje Moći i uz poštovanje svakog tko te smatra drugom. Ne idoliziram ni tebe ni ikoga, a još manjem oplakujem. Poštujem hrabrost koju si imao, što si djelovao u skladu sa svojim riječima, idejama i taktikama; ratnik na djelu.
Namjera svakog djelovanja, ideje i ciljevi su različiti. Mogu govoriti o mojim djelima i potvrditi ono što mislim i što želim, ali ni ja ni itko drugi ne može govoriti o tvojim djelima, samo ti, zato je danas to nemoguće. Suosjećam s brojnim idejama koje si zapisao na papir. Kao što suosjećam s hrabrom odlukom da kreneš vrtoglavim putem u društvu Mjeseca i uz suučesništvo tame, uz svaki dodir pedale približavajući se meti i uz hladan dodir metalnog oružja koje ti je nadraživalo kožu. Suosjećam sa stalnim šapatom "smrt", "zatvor", a u tvom srcu "uspjeti". Tog si se 22. maja suočio sa smrću, a ja tog 19. novembra i danas sa zatvorom, ali donosi mi radost saznanje da drugovi/srodni i dalje ismijavaju vlasti i uspješno djeluju. Veseli me saznanje da unatoč danonoćnoj "kontroli" ulica ovog kužnog grada, oni i dalje pale vozila odvratnih i bijednih vlasti diljem svijeta.
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ČILE: ZATVORENI ANARHIST JOAQUIN GARCIA NAPAO BIVŠEG ŠEFA TAJNE SLUŽBE DIKTATURE UNUTAR ZATVORA [hr]

Drug Joaquin Garcia, uhapšen novembra 2015. pod optužbom za bombaški napad, prije par dana napao je bivšeg šefa tajne službe diktature, koji se nalazi u istom zatvoru zbog "kršenja ljudskih prava".
Joaquin je uhapšen s Kevinom Garridom, zbog napada na školu za zatvorske čuvare i na policijsku stanicu. Za ovo posljednje djelo odgovornost je preuzela "Međunarodna Urota za Osvetu/Ćelija Gerasimos Tsakalos".
Drug je pretukao to kopile, udario ga u glavu i ozlijedio mu lice, i sada pati tvrdeći da je žrtva.
Solidarnost s Joaquinom i Kevinom!
Dug život anarhiji!
Izvor:325