Torino [Italia]: Inizio processo “Scripta Manent” – Dichiarazione del prigioniero anarchico Alfredo Cospito (16/11/2017) [it]

Il 16/11/2017 è iniziato il processo SCRIPTA MANENT, all’interno dell’aula bunker del carcere “le Vallette” di Torino, il compagno anarchico prigioniero Alfredo Cospito ha letto una lunga dichiarazione. Alfredo non era presente in aula, in quanto sottoposto a videoconferenza dall’interno della sezione AS2 del carcere di Ferrara.

Dichiarazione di Alfredo:


Benevento 14 agosto 1878 – Torino 16 novembre 2017

Processo ai malfattori

“L’unione è solo un tuo strumento, è la spada con la quale accresci a acuisci la tua forza naturale; l’unione esiste grazie a te. La società, invece, reclama molto da te ed esiste anche senza di te; insomma, la società è sacra l’unione è tua propria; la società ti utilizza, l’unione la utilizzi tu” – Stirner

“Signori, il tempo della vita è breve… se viviamo, viviamo per calpestare i re” – Shakespeare, Enrico IV

“Mi dolgo di ogni crimine che nella mia vita non ho commesso, mi dolgo di ogni desiderio che nella mia vita non ho soddisfatto” – Senna Hoy

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Radiofragmata
Grecia: Dichiarazione per la Settimana internazionale di Solidarietà con i prigionieri anarchici (23/08/2017) [it]

Sulla settimana internazionale di solidarietà per i detenuti anarchici, 23-30 agostoRadiofragmata

Ormai da anni le varie agenzie statali di repressione ordinano nuove indagini basate sul solo criterio delle posizioni politiche dei sospetti. E questo sono le posizioni degli anarchici, soprattutto quelli che trasformano le proprie idee in azioni, quelli che armano i propri desideri e attaccano l’autorità statale. Perciò, ogni indagine è legata ad un possibile procedimento giudiziario contro i compagni, secondo le leggi della loro “democrazia”. Il procedimento di polizia che inizia con i testi per poi estendersi a tutte le possibili azioni, non un fatto nuovo negli ambienti anarchici. Al contrario, come dimostra il passato ci sono già stati simili procedimenti in paesi come Italia, Cile ecc, là dove esiste una forte presenza dei compagni, che promuovono l’azione diretta e l’intervento.
L’obiettivo comune dell’odierna polizia internazionale è la prevenzione della propaganda anarchica, dell’azione diretta e della diffusione di idee. Per questo motivo, in molti casi nemmeno esitano a lasciar da parte l’affinata maschera di “democrazia” che in teoria consente “libertà di parola e idee”. E così, ogni illusione che qualcuno magari poteva ancora serbare viene disciolta. Le cose diventano chiare: “l’azione anarchica o la parola è o illegale o assolutamente nulla!”. La nuova forma di repressione viene attualmente esercitata contro molti dei nostri detenuti che si trovano in carcere con accuse basate sulla loro identità politica e avendo rivendicato politicamente le proprie azioni e le proprie organizzazioni. E’ indubbio che nel futuro questa strategia di repressione preventiva, di processi con massimo della pena, e rapidi, come gli sforzi di isolare e mettere a tacere saranno implementati ovunque, o almeno ci sarà il tentativo – oltre i nostri detenuti essa cercherà di raggiungere gli spazi anarchici e i luoghi auto-organizzati che difendono e diffondono i valori anarchici.
Assieme con le pesanti, devastanti sentenze contro i
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Aggiornamento sull’inchiesta “Scripta Manent” e alcune riflessioni... (03/07/2017) [it]

Nei giorni 11-17-18-19 e 20 luglio si terrà l’udienza preliminare per quanto riguarda l’inchiesta “Scripta Manent”. Ricordo che dal 3 giugno scorso ai compagni già arrestati e indagati sono stati aggiunti altri 5 cinque compagni di Croce Nera Anarchica, il sottoscritto per RadioAzione, e la compagna che curava RadioAzione [Croazia] che nell’udienza del 26 giugno è stata stralciata. Dando uno sguardo agli atti, siamo venuti a conoscenza del fatto che dal 2012 era stata aperta un’indagine da parte della Procura di Napoli su di me, un vecchio compagno imputato anche nell’inchiesta Marini e altri compagni del Lazio per quanto riguarda la Federazione Anarchica Informale.
Per cinque anni abbiamo subito un controllo totale che ha portato ad aggiungere altri compagni nell’inchiesta, tra cui la compagna croata di RadioAzione.
Key logger installato nel computer, intercettazioni telefoniche e pedinamenti anche lunghi 600 km... della serie: “Se ho dimenticato dove ho messo qualcosa posso chiederlo all’Agente Elena (nome che hanno dato al Key logger)”.
Dopo cinque anni di controllo fittizio, il 10 gennaio scorso, la Procura di Napoli aveva richiesto l’arresto per me, la compagna di RadioAzione Croazia e due compagni greci (di cui uno già imprigionato per le C.C.F.).
Da quel momento in poi è passato tutto nelle mani della
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Italy: Croce Nera Anarchica – New account (25/06/2017) [it]

The new account of Croce Nera Anarchica, for money collected for the arrested comrades, is:

IBAN: IT67 To76 0101 6000 0101 5950 221
Addressed to: Omar Nioi

Atene [Grecia]: Solidarietà con gli indagati nell’operazione “Scripta Manent” (19/06/2017) [it]

Come minimo segno di complicità e solidarietà abbiamo esposto uno striscione al Politecnico in via Patision [una delle principali vie della città] nella notte di 19 giugno.

I compagni in Italia, nello specifico 7 compagni, di Croce Nera Anarchica, RadioAzione e Anarhija.info, con la nuova operazione iniziata il 2/6/17, sono accusati di art. 270bis (associazione sovversiva con finalità di terrorismo), in concorso con i compagni anarchici indagati nel primo troncone dell’Op. Scripta Manent per gli stessi fatti, e di 414 c.p. (istigazione a delinquere, sempre con finalità di terrorismo). Questo è la continuazione della prima operazione “Scripta Manent”, organizzata dal bastardo Roberto Maria Sparagna, con l’obiettivo di reprimere i compagni che diffondono le parole e mantengono viva la fiamma della
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Italia: Sulle indagini contro RadioAzione, Anarhjia.info e Croce Nera Anarchica (02/06/2017) [it]

Ieri, 2 giugno 2017, la digos ha bussato alla porta di casa mia e altri sei compagni per notificarci la chiusura delle indagini per un ulteriore inchiesta da parte della Procura di Torino e il pm Roberto Sparagna, parallela a quella denominata “Scripta manent”, e che focalizza la sua attenzione sui siti anarchici di controinformazione RadioAzione, Anarhjia.info e Croce Nera Anarchica.

Per quanto riguarda Croce Nera Anarchica viene preso di mira anche il giornale cartaceo, la sua distribuzione e chi ha organizzato le presentazioni dello stesso giornale in Italia.
Gli articoli contestati sono il 270 bis (associazione sovversiva con finalità di terrorismo), 414 c.p. (istigazione a delinquere). A due compagni viene contestato anche l’articolo 280 (attentato con finalità di terrorismo).
Traduzioni dei testi, predisposizione, istigazione, apologia, ideazione e divulgazione sempre attraverso siti e giornali di materiale di propaganda ideologica “insurrezionalista-lottarmatista”, raccolta di denaro per sostenere i compagni detenuti e l’attacco ad una cabina dell’Enel a Civitavecchia il12 gennaio 2016 a firma “Comitato pirotecnico per un anno straordinario F.A.I.-F.R.I.”.
Questa la miseria umana prodotta dal lurido magistrato della Procura di Torino Roberto Sparagna.

Le intenzioni sono ben chiare: fare di tutto per isolare ulteriormente i compagni anarchici detenuti per l’operazione “Scripta Manent”.
Ma il becchino di turno può mettersi anche l’anima in pace perché mai ci sarà un passo indietro!
La controinformazione sui siti e sui giornali continuerà ad essere aggiornata, come lo stesso continueremo a raccogliere denaro per sostenere i compagni detenuti nei vostri lager di merda, e soprattutto non uno solo di quei compagni di cui ci avete privato la presenza fisica quotidiana rimarrà isolato.
Infine, fino all’ultimo mio respiro su questo pianeta di merda, mi auspico che ci saranno
10, 100, 1000 azioni dirette!

Somma Gioacchino (RadioAzione)

"Croce Nera" n.2 rivista della Croce Nera Anarchica [it]

Cogliamo invece questo pretesto per ribadire con forza che non ci limitiamo ad essere un misero bocconcino, vorremmo piuttosto essere quell’osso che gli si conficca nella strozza. Non solo uno strumento semplicemente volto a creare un circuito solidale nei confronti di alcuni compagni caduti nelle maglie della represssione, ma uno strumento in grado di offrire una panoramica su pratiche e prospettive dl movimento anti-autoritario ed anarchico, con la registrazione continua e puntuale di quanto accade su questi ed ignoti lidi - dai ragionamenti alle note pratiche conseguenti - nell’agire e nelle tempeste repressive, spazio aperto alla discussione alle differenti (e litigiose) componenti dell’opposizione allo status quo, insomma uno specchio della bellezza e della forza che il pensiero e l’azione dei refrattari contribuiscono a costruire e che le schegge e le vampate della sovversione continuano ad offrire. croceneranarchica@autistici.org
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